Storia del calciobalilla

Un pò di storia

Storia del calciobalilla in Italia come a noi nota

Forse pochi lo sanno, ma Alessandria è la patria del Calcio-balilla o calcetto in Italia,

un gioco nato in Francia o in Germania verso la fine degli anni Quaranta e divenuto

popolarissimo. I prototipi di questo gioco furono ideati nel 1936 da un artigiano di

Poggibonsi, che si limitò a delle prove. Nel 1947 furono creati e diffusi in Francia i

primi calcio-balilla chiamati "Sportfoot" per merito di un geniale marsigliese, Marcel

Zosso con un immediato successo nel Sud della Francia. Nel 1949 Zosso decise di

importare lo "Sportfoot" in Italia e scelse Alessandria come sede (anche perchè,

dicono i maligni, si era invaghito di una prostituta Alessandrina). Ad Alessandria

arrivò in treno, a tarda sera nel dicembre ’49. Zosso cercò i fornitori e li trovò

soprattutto tra i fabbricanti di casse da morto. Il lavoro materiale era svolto dai

detenuti del carcere di Alessandria. Nel gennaio del 1950 è pronto il primo "Sportfoot"

alessandrino. Nel '54 il calcio-balilla era vietato dalla questura di Roma; ma già nel ‘55

il calcetto era di nuovo un gioco permesso. I guai non sembravano finire per Zosso.

I suoi soci diventarono concorrenti e vendettero i calcio-balilla con pagamento metà in

contanti e metà a credito mentre Zosso aveva sempre venduto solo per contanti.

Ma il francese non si arrese di nuovo ed ebbe un'idea geniale: avvertì tutti i clienti che

non avrebbe più venduto "Sportfoot", ma lo avrebbe "affittato"; nasceva cosi il noleggio

dei calcio-balilla. Dal 1951 al '54 ad Alessandria vennero costruiti 12.000 calcio-balilla di

cui 6.000 sono venduti e 6.000 noleggiati.

 

Nel 1952 Rebora Nicola (che si occupava della

parte tecnica e della progettazione) e Taverna Franco (che si occupava di amministrazione)

fondavano la società Reta Stampaggio Materie Plastiche. Nel 1953 veniva commissionata

all’azienda la costruzione di uno stampo per ometti in materiale plastico (fino ad allora erano

in legno). Ma il cliente non pagava né lo stampo né gli ometti e la società si teneva tutto.

Nasceva così la produzione di accessori per calcio-balilla che accompagnava tutta la vita

dell’azienda che oggi è leader europeo di questo settore ed esporta in tutto il mondo.

A tutt’oggi nell’alessandrino esistono 3 produttori di calcio-balilla. Oggi la Reta conta ancora

uno dei due soci fondatori: Taverna Franco, progetta su Cad-Cam 3d, ha 11 presse controllate

da Cnc e connesse ad un computer centrale e lavora per tutti i produttori più prestigiosi del settore

oltreché per grandi nomi in altri settori.